VIA ROMA SAN MARTINO SICCOMARIO (PV)
Anno di realizzazione: 2006-2008
Progetto vincitore del Concorso di idee nell'anno 2005
Progettazione Preliminare, Definitiva, Esecutiva e D.L.: arch. Valerio Testa, arch. Silvio Petronella, arch. Filippo F. Pizzamiglio, arch. Luca Riva
Coordinatore sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione: ing. Mauro Cattaneo
Progetto vincitore del Concorso di idee nell'anno 2005
Progettazione Preliminare, Definitiva, Esecutiva e D.L.: arch. Valerio Testa, arch. Silvio Petronella, arch. Filippo F. Pizzamiglio, arch. Luca Riva
Coordinatore sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione: ing. Mauro Cattaneo
Le scelte architettoniche nascono dal tentativo di dare una identità ad uno spazio, via Roma, attualmente poco carico di segni generatori. Tali elementi sono invece ben rappresentati nello stemma del Comune che trae “origine dalle caratteristiche topografiche ed agricole del luogo, le fasce azzurre simboleggiano i solchi d’acqua che solcano il territorio comunale e le spighe di grano rappresentano la cultura agricola del luogo”. Il Po, il Ticino, l’agricoltura sono sicuramente gli elementi che caratterizzano il territorio, pertanto si è ritenuto opportuno prenderli come riferimento nel ridisegno degli spazi pubblici di via Roma. L’acqua ad esempio compare e scompare, ma ricorda ad una memoria sbadata il contesto in cui si trova, il suo scorrere e la forma dei canali che la guidano sono un chiaro riferimento ai fiumi che attraversano questa terra, fino ad arrivare alla rotonda in prossimità di via Togliatti dove il disegno dell’acqua vuole rappresentare il confluire del Ticino nel Po. A rappresentare la spiga, simbolo dell’agricoltura, sono invece dei particolari elementi di luce.
Uno degli obiettivi progettuali è stato quello di realizzare uno spazio che assumesse le caratteristiche di piazza situato nella parte storica del paese con l’intento di offrire un’occasione per creare eventi quotidiani di incontro e/o delle vere e proprie manifestazioni. Nello specifico il disegno di tale piazza è nato dalla riproposizione della maglia morfologica del contesto che si interseca in prossimità di via Trieste, dove la sovrapposizione viene evidenziata dall’elemento fontana (esistente) che ricopre un ruolo fondamentale nel disegno complessivo dei percorsi d’acqua.
Relativamente alla viabilità l’obiettivo è stato quello di eliminare il traffico di attraversamento mantenendo tuttavia efficiente il servizio autobus in maniera da pensare a via Roma come una viabilità allo stretto servizio dei residenti.
La proposta consiste nella realizzazione di due rotonde, all’incrocio con via Piemonte e via Togliatti, assolutamente indispensabili per mantenere funzionale il servizio degli autobus, e la realizzazione di un senso unico che le unisce da via Piemonte a via Togliatti.
Inoltre la carreggiata proposta presenta una serie di accorgimenti per ridurre la velocità a favore della sicurezza e di un minore inquinamento.
La realizzazione del senso unico, poi, consente di recuperare uno spazio adeguato anche per i pedoni e i ciclisti.
Il materiali scelti per la realizzazione del percorso sono il porfido 6/8 per il percorso pedonale e le piastre di porfido 20x20 per il percorso ciclo-pedonale. I cordoli sono in granito opportunamente smussati o arrotondati sugli spigoli in modo tale da ridurre la pericolosità in caso di caduta.
Dal punto di vista tecnico una problematica importante per via Roma è stata poi quella relativa all’illuminazione in quanto la presenza di un doppio filare destinato ad incrementare la propria chioma nel tempo rendeva poco efficiente la illuminazione esistente e quindi si è ritenuto opportuno prevedere punti di illuminazione con maggiore frequenza in modo da poter collocare pali più bassi che meno interagiscono con l’alberatura.
In conclusione si può sostenere che, oltre all’aspetto funzionale e a quello legato alla sicurezza, va considerato l’aspetto sociale che una operazione di tale calibro innescha; la realizzazione di un percorso privilegiato e la sistemazione di tutte le aree pubbliche che vi si affacciano permette alla gente di tornare a riappropriarsi della strada o meglio dello spazio urbano non solo praticamente ma anche mentalmente.
Uno degli obiettivi progettuali è stato quello di realizzare uno spazio che assumesse le caratteristiche di piazza situato nella parte storica del paese con l’intento di offrire un’occasione per creare eventi quotidiani di incontro e/o delle vere e proprie manifestazioni. Nello specifico il disegno di tale piazza è nato dalla riproposizione della maglia morfologica del contesto che si interseca in prossimità di via Trieste, dove la sovrapposizione viene evidenziata dall’elemento fontana (esistente) che ricopre un ruolo fondamentale nel disegno complessivo dei percorsi d’acqua.
Relativamente alla viabilità l’obiettivo è stato quello di eliminare il traffico di attraversamento mantenendo tuttavia efficiente il servizio autobus in maniera da pensare a via Roma come una viabilità allo stretto servizio dei residenti.
La proposta consiste nella realizzazione di due rotonde, all’incrocio con via Piemonte e via Togliatti, assolutamente indispensabili per mantenere funzionale il servizio degli autobus, e la realizzazione di un senso unico che le unisce da via Piemonte a via Togliatti.
Inoltre la carreggiata proposta presenta una serie di accorgimenti per ridurre la velocità a favore della sicurezza e di un minore inquinamento.
La realizzazione del senso unico, poi, consente di recuperare uno spazio adeguato anche per i pedoni e i ciclisti.
Il materiali scelti per la realizzazione del percorso sono il porfido 6/8 per il percorso pedonale e le piastre di porfido 20x20 per il percorso ciclo-pedonale. I cordoli sono in granito opportunamente smussati o arrotondati sugli spigoli in modo tale da ridurre la pericolosità in caso di caduta.
Dal punto di vista tecnico una problematica importante per via Roma è stata poi quella relativa all’illuminazione in quanto la presenza di un doppio filare destinato ad incrementare la propria chioma nel tempo rendeva poco efficiente la illuminazione esistente e quindi si è ritenuto opportuno prevedere punti di illuminazione con maggiore frequenza in modo da poter collocare pali più bassi che meno interagiscono con l’alberatura.
In conclusione si può sostenere che, oltre all’aspetto funzionale e a quello legato alla sicurezza, va considerato l’aspetto sociale che una operazione di tale calibro innescha; la realizzazione di un percorso privilegiato e la sistemazione di tutte le aree pubbliche che vi si affacciano permette alla gente di tornare a riappropriarsi della strada o meglio dello spazio urbano non solo praticamente ma anche mentalmente.
LE FOTOGRAFIE DELL'INTERVENTO A FINE LAVORI:
IL PROGETTO: