RECUPERO AREA EX-SONNINO Comune di Besozzo - VA
Concorso di idee per il recupero di un'area industriale dismessa (ex cotonificio)
2° CLASSIFICATO
Progetto: arch. Valerio Testa
Collaboratori: arch. Giovanni Maffioletti, ing. Pierangelo Pizzi, arch. iunior Luca Bonanomi, arch. iunior Martina Castellini, arch. iunior Davide Galli, arch. iunior Francesca Ripamonti, arch. iunior Silvia Vezzoli, Elisa Gaslini
Anno: 2015
Collaboratori: arch. Giovanni Maffioletti, ing. Pierangelo Pizzi, arch. iunior Luca Bonanomi, arch. iunior Martina Castellini, arch. iunior Davide Galli, arch. iunior Francesca Ripamonti, arch. iunior Silvia Vezzoli, Elisa Gaslini
Anno: 2015
L'area detta “ex Sonnino” è caratterizzata dalla presenza dei manufatti architettonici di un ex cotonificio e dal rapporto con il fiume Bardello, dal quale la fabbrica traeva l'energia idrica, e costituisce una viva memoria, sociale e architettonica, di un'epoca industriale relativamente lontana.
La proposta progettuale coglie l’occasione del recupero dei fabbricati di archeologia industriale per collocare funzioni che favoriscono la generazione di rapporti umani e di aggregazione sociale, e punta alla riappropriazione del rapporto con il fiume e alle opportunità che da tale rapporto possono scaturire.
La demolizione di alcune superfetazioni presenti nel complesso libera uno spazio che evoca l’idea della piazza, in parte delimitata dai corpi di fabbrica recuperati, e in parte aperta alle contaminazioni esterne che vengono principalmente dal fiume Bardello e dalle isole con cui mantiene rapporti di continuità e scambio. Intorno a questa piazza e ai suoi legami con il fiume ha preso il via il nostro progetto.
Per quanto riguarda le isole e il fiume, la rete di passerelle di collegamento con la terraferma esistenti saranno rivestite in acciaio corten, materiale che pur avendo un aspetto di “usato” e ammiccando al passato possiede tutte le caratteristiche e le qualità di una moderna tecnologia.
Sulle tre isole presenti sul fiume si potranno visitare alcune testimonianze industriali davvero interessanti del cotonificio: le turbine, i trasformatori e le vasche per il lavaggio dei filati, che saranno recuperate e destinate alla coltivazione di piante acquatiche; sono previsti inoltre un certo numero di orti urbani da destinare ai residenti e un'area verde pubblica a bosco con panchine.
Attorno alla piazza si collocheranno il museo tessile, la caffetteria con affaccio sul Bardello, un'osteria, spazi commerciali, una sala polifunzionale, un presidio medico, una palestra con alcuni locali destinati alle cure fisioterapiche, una moderna biblioteca con sale di lettura e spazi multimediali, una ludoteca per i bambini, spazi da destinare ai lavori artigianali/coworking e startup, oltre a residenze di differenti tipologie progettate rispettando le esigenze delle diverse utenze (giovani e meno giovani) al fine di garantire una maggiore socializzazione.
La piazza sarà ricoperta, per il 70% del suo sviluppo, da una copertura in vetro fotovoltaico capace di produrre l’energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno delle strutture pubbliche, dei servizi presenti ed eventualmente delle residenze.
La proposta progettuale coglie l’occasione del recupero dei fabbricati di archeologia industriale per collocare funzioni che favoriscono la generazione di rapporti umani e di aggregazione sociale, e punta alla riappropriazione del rapporto con il fiume e alle opportunità che da tale rapporto possono scaturire.
La demolizione di alcune superfetazioni presenti nel complesso libera uno spazio che evoca l’idea della piazza, in parte delimitata dai corpi di fabbrica recuperati, e in parte aperta alle contaminazioni esterne che vengono principalmente dal fiume Bardello e dalle isole con cui mantiene rapporti di continuità e scambio. Intorno a questa piazza e ai suoi legami con il fiume ha preso il via il nostro progetto.
Per quanto riguarda le isole e il fiume, la rete di passerelle di collegamento con la terraferma esistenti saranno rivestite in acciaio corten, materiale che pur avendo un aspetto di “usato” e ammiccando al passato possiede tutte le caratteristiche e le qualità di una moderna tecnologia.
Sulle tre isole presenti sul fiume si potranno visitare alcune testimonianze industriali davvero interessanti del cotonificio: le turbine, i trasformatori e le vasche per il lavaggio dei filati, che saranno recuperate e destinate alla coltivazione di piante acquatiche; sono previsti inoltre un certo numero di orti urbani da destinare ai residenti e un'area verde pubblica a bosco con panchine.
Attorno alla piazza si collocheranno il museo tessile, la caffetteria con affaccio sul Bardello, un'osteria, spazi commerciali, una sala polifunzionale, un presidio medico, una palestra con alcuni locali destinati alle cure fisioterapiche, una moderna biblioteca con sale di lettura e spazi multimediali, una ludoteca per i bambini, spazi da destinare ai lavori artigianali/coworking e startup, oltre a residenze di differenti tipologie progettate rispettando le esigenze delle diverse utenze (giovani e meno giovani) al fine di garantire una maggiore socializzazione.
La piazza sarà ricoperta, per il 70% del suo sviluppo, da una copertura in vetro fotovoltaico capace di produrre l’energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno delle strutture pubbliche, dei servizi presenti ed eventualmente delle residenze.