TRASFORMAZIONE DI UN EX-LABORATORIO IN RESIDENZA
Seregno MB
Progetto: gennaio 2008
Esecuzione lavori: 2009-2011
Progettazione architettonica e D.L.: arch. Valerio Testa
Progetto strutture e impianti: ing. Mauro Cattaneo
Superficie abitazione: 300 mq ca.
Esecuzione lavori: 2009-2011
Progettazione architettonica e D.L.: arch. Valerio Testa
Progetto strutture e impianti: ing. Mauro Cattaneo
Superficie abitazione: 300 mq ca.
Il progetto affronta un tema classico in Brianza: la trasformazione di un piccolo laboratorio di falegnameria, contiguo all'abitazione, in residenza. Nel caso specifico le problematiche affrontate sono state quelle di affacci limitati e di un volume molto semplice, con scarsissimi margini di manovra in virtù delle specifiche normative esistenti.
Tali problematiche sono state riconosciute dal progetto e validamente risolte con soluzioni al contempo innovative e pienamente in linea con i desiderata del cliente. Ad esempio, il vincolo imposto dalla impossibilità di avere affacci a nord e a est è stato usato come spunto progettuale per decidere di utilizzare la luce zenitale al fine di illuminare le zone più buie del piano terra, fornendo così una luce naturale e morbida alla zona cottura. Ciò avviene grazie alla formazione di una serie di lucernari in copertura che attraverso il pavimento vetrato al primo piano portano uno scorcio di cielo nella cucina al piano terra, dalla quale alzando lo sguardo si coglie la continuità visiva con lo spazio dedicato alla biblioteca del primo piano e quindi con il cielo.
La zona giorno invece, potendo usufruire di un importante affaccio, prosegue nel giardino privato, passando per una grande finestra scorrevole, attraverso un filtro di protezione solare formato dal portale arancione, che marca, senza interrompere la continuità visiva, la separazione tra gli ambienti interni e quelli esterni.
Al piano primo la zona relax/biblioteca, può usufruire di una considerevole luce grazie ai lucernari e alle ampie vetrate che si affacciano sul grande terrazzo finito con doghe di legno e ciottoli di marmo bianco e attrezzato con una struttura fissa per il barbecue all'aperto.
All'esterno ciò che caratterizza fortemente l'intervento sono la parete in pietra, realizzata in singoli pezzi di pietra indiana posati secondo un abaco preciso che rifugge la ripetitività, il portale arancione che accentua il gioco dei volumi e la struttura realizzata in lamiera forata completata con pannelli di polimetilmetacrilato. Quest'ultima, oltre a svolgere un ruolo di protezione dell'ingresso pedonale, ricopre anche un ruolo formale di cerniera tra due linguaggi architettonici che segnano epoche e visioni diverse. La struttura infatti, dichiaratamente tecnologica e sfacciatamente moderna, si appoggia ad una porzione di edificio che mantiene i suoi caratteri originari senza tuttavia nasconderlo, consentendo quindi un più graduale passaggio tra i due linguaggi architettonici.
Interessante infine la soluzione proposta per la finestra della camera da letto, per la quale è stato scelto un taglio orizzontale, con analoghe proporzioni di quelli verticali presenti sul resto della facciata, al fine di garantire una maggiore continuità con il giardino, pur mantenendo un buon livello di riservatezza.
Tali problematiche sono state riconosciute dal progetto e validamente risolte con soluzioni al contempo innovative e pienamente in linea con i desiderata del cliente. Ad esempio, il vincolo imposto dalla impossibilità di avere affacci a nord e a est è stato usato come spunto progettuale per decidere di utilizzare la luce zenitale al fine di illuminare le zone più buie del piano terra, fornendo così una luce naturale e morbida alla zona cottura. Ciò avviene grazie alla formazione di una serie di lucernari in copertura che attraverso il pavimento vetrato al primo piano portano uno scorcio di cielo nella cucina al piano terra, dalla quale alzando lo sguardo si coglie la continuità visiva con lo spazio dedicato alla biblioteca del primo piano e quindi con il cielo.
La zona giorno invece, potendo usufruire di un importante affaccio, prosegue nel giardino privato, passando per una grande finestra scorrevole, attraverso un filtro di protezione solare formato dal portale arancione, che marca, senza interrompere la continuità visiva, la separazione tra gli ambienti interni e quelli esterni.
Al piano primo la zona relax/biblioteca, può usufruire di una considerevole luce grazie ai lucernari e alle ampie vetrate che si affacciano sul grande terrazzo finito con doghe di legno e ciottoli di marmo bianco e attrezzato con una struttura fissa per il barbecue all'aperto.
All'esterno ciò che caratterizza fortemente l'intervento sono la parete in pietra, realizzata in singoli pezzi di pietra indiana posati secondo un abaco preciso che rifugge la ripetitività, il portale arancione che accentua il gioco dei volumi e la struttura realizzata in lamiera forata completata con pannelli di polimetilmetacrilato. Quest'ultima, oltre a svolgere un ruolo di protezione dell'ingresso pedonale, ricopre anche un ruolo formale di cerniera tra due linguaggi architettonici che segnano epoche e visioni diverse. La struttura infatti, dichiaratamente tecnologica e sfacciatamente moderna, si appoggia ad una porzione di edificio che mantiene i suoi caratteri originari senza tuttavia nasconderlo, consentendo quindi un più graduale passaggio tra i due linguaggi architettonici.
Interessante infine la soluzione proposta per la finestra della camera da letto, per la quale è stato scelto un taglio orizzontale, con analoghe proporzioni di quelli verticali presenti sul resto della facciata, al fine di garantire una maggiore continuità con il giardino, pur mantenendo un buon livello di riservatezza.