PARCO DI INCIRANO PADERNO DUGNANO (MI)
Anno di realizzazione: 1998
Committente: Comune di Paderno Dugnano MI
Progetto architettonico e D.L.: arch. Valerio Testa
Committente: Comune di Paderno Dugnano MI
Progetto architettonico e D.L.: arch. Valerio Testa
Gruppo di lavoro: arch. arch. Maria Luchetta, arch Silvio Petronella, arch. Filippo Pizzamiglio, arch. Federico Visini
Parco vincolato ai sensi della L. 1089/39
Parco vincolato ai sensi della L. 1089/39
La collocazione e le fattezze del parco di via Italia sono tali per cui era indispensabile effettuare una proposta che andasse verso una integrazione con il contesto.
L'ingresso particolarmente angusto, posizionato su una strada a fondo cieco sulla quale si affaccia un solo passo carraio che risulta essere di servizio alla pista di atletica, unito ad una recinzione quasi totalmente chiusa che non permetteva la fruizione visiva da parte di chi transitava lungo via Italia, rendeva tale presenza sostanzialmente inutile alla vita quotidiana della frazione di Incirano (fatta salva la funzione di polmone di verde).
Si è quindi lavorato al fine di valorizzare una presenza così importante soprattutto in considerazione della sua centralità e della sua particolare bellezza.
Per ottenere tale risultato è apparso opportuno intervenire su alcuni fronti, cercando sempre di tenere conto dei vincoli ai quali è assoggettato il parco e il muro perimetrale che in ogni caso negli anni 60/70 è stato bucato per posizionare delle griglie di forma romboidale.
E' apparso quindi necessario procedere al taglio orizzontale del muro lungo via Italia fino a una altezza da terra di circa m 1,20 in modo da contenere le diverse quote dei terreni, consentendo tuttavia la fruizione visiva del parco. Tale muro è stato quindi completato con un parapetto in ferro, che funziona anche da elemento di protezione per il percorso pedonale individuato nel parco e adiacente a via Italia. Il risultato che si è ottenuto è quello di un ballatoio che distribuisce i vari percorsi del parco e si affaccia su via Italia, cercando di attirare il transito dei pedoni che si trovano a percorrere quel tratto di via, non più lungo un marciapiede, bensì in un parco, senza tuttavia allungare la strada. Tutto questo è risultato possibile anche per la realizzazione di due nuovi ingressi.
Il tutto ha portato come conseguenza a un maggior utilizzo dello stesso per una ritrovata sensazione di sicurezza e una migliore accessibilità.
L'ingresso particolarmente angusto, posizionato su una strada a fondo cieco sulla quale si affaccia un solo passo carraio che risulta essere di servizio alla pista di atletica, unito ad una recinzione quasi totalmente chiusa che non permetteva la fruizione visiva da parte di chi transitava lungo via Italia, rendeva tale presenza sostanzialmente inutile alla vita quotidiana della frazione di Incirano (fatta salva la funzione di polmone di verde).
Si è quindi lavorato al fine di valorizzare una presenza così importante soprattutto in considerazione della sua centralità e della sua particolare bellezza.
Per ottenere tale risultato è apparso opportuno intervenire su alcuni fronti, cercando sempre di tenere conto dei vincoli ai quali è assoggettato il parco e il muro perimetrale che in ogni caso negli anni 60/70 è stato bucato per posizionare delle griglie di forma romboidale.
E' apparso quindi necessario procedere al taglio orizzontale del muro lungo via Italia fino a una altezza da terra di circa m 1,20 in modo da contenere le diverse quote dei terreni, consentendo tuttavia la fruizione visiva del parco. Tale muro è stato quindi completato con un parapetto in ferro, che funziona anche da elemento di protezione per il percorso pedonale individuato nel parco e adiacente a via Italia. Il risultato che si è ottenuto è quello di un ballatoio che distribuisce i vari percorsi del parco e si affaccia su via Italia, cercando di attirare il transito dei pedoni che si trovano a percorrere quel tratto di via, non più lungo un marciapiede, bensì in un parco, senza tuttavia allungare la strada. Tutto questo è risultato possibile anche per la realizzazione di due nuovi ingressi.
Il tutto ha portato come conseguenza a un maggior utilizzo dello stesso per una ritrovata sensazione di sicurezza e una migliore accessibilità.
IL PROGETTO: